presa al volo / n°49
presa al volo / n°49 - 27.09.17
un mio ricordo del Pin
Prima volta che gioco a scopa all'asso insieme col Pin lo avverto che: "ara che mi xogo mato".
Per risposta: "mi no me ne ciava un casso, basta che vinsemo".
Bon, partimo, ad un certo punto ho la possibilità di fare scopa col 10 bello, ma lo lascio correre per vedere se riesco a fare qualcosa di interessante, e difatti verso le ultime mani riesco a fare scopa 3 bello 7 bello e prendo col mio fierissimo 10 bello.
Guardo il Pin con gli occhi pieni di gioia del bambino che ero quando ero uno dei suoi pulcini che allenava a Monigo, lo guardo aspettando che mi dica di essere stato bravo per la finta e controfinta che avevo fatto prima di segnare la meta della vittoria, ma poi ricordo che sempre spalancava gli occhi e come in quella partita di carte, non mi dice bravo, mi dice: "parché no te o gá butá prima, forse no te gá capío, ma mi voio vinsar, parché chi che vinse ofre da bevar, e mi no me piaxe che i me ofra da bevar".
Ora col sennò di poi, penso che: "gnanca mi me piaxe che i me ofra da bevar", puoi andare fiero anche di questo oltre che ad avermi insegnato a "bestemar" come la raccontavi agli amici quando mi presentavi a loro.
Grazie di tutto grande uomo.
Un po' in ritardo, ciao Pin, veglia sempre su di noi.
Andrea Vivian