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calcio d'inizio 13.11.15

fog calcio

 

peada de partensa: fog.....

 

Nebbia, purtroppo sarà la componente determinante per il calcio d'inizio del derby Tarvisium vs. Casale.
Ci son due coccodrilli e un orangotango....... pardon "caimani" che cercheranno di vendemmiare i grappoli d'uva Tarvisium....
Match ricco di storia, di vittorie e sconfitte, di placcaggi al limite e mete da cineteca, partita con un "Cavaliers", grande ex di turno, Toni Green.
Casale torna all'antico, non posso dirlo per il gioco che sviluppano, non avendoli ancora ammirati, ma per aver identificato in Benetti il loro Match Winner, il suo piede decide il bello e brutto della partita, alla Bettarello per intenderci, trent'anni dopo però.....
Reduce da Vicenza, trasferta in macchina con l'ultras Briscese, sono fiducioso di rivedere le cose belle viste nella terra del Baccalà, una mischia che reagisce, si rifiuta di subire il peso vicentino, che usa la testa, la tecnica ed il cuore per far indietreggiare l'avversario, dopo aver subito per un tempo.
Casale ha i primi otto uomini simili al Vicenza, ottime terze in fase difensiva e buon controllo dell'ovale nelle rolling maul.
Importante non commettere falli nella nostra metà campo, il ragazzo biancorosso con la maglia numero 10 ha il "vizietto" di metterla in mezzo ai pali avversari, non che il nostro Denis non sia avvezzo allo stesso vizio, anzi.
Sui trequarti casalesi non mi pronuncio, sono ignorante, vero, ma da Gobbo a Facchini vogliamo scintille, la Maginot Tarvisium é fantastica, il triangolo dietro con J.J.Alison, il moglianese, e il gaucho é degno d'Eccellenza, se Ceccato gioca come sa, gli si può affiancare chiunque, la mediana, che considero a tre, Gobbo, Giabardo, Pizzinato é quanto di meglio si possa desiderare, scusate se abbiamo anche T.T. Pavin e Super Zorzi, in diaeto, monae.....
Sottolineo il ritorno del Capo Redazione, Sir Amaglio Sergio, in piccionaia, spero in Carlo Campeol accompagnatore in tribuna di papà Magnoler, a Vicenza ha sudato fuori dal campo più del "pargolo" in mischia,
Non ho idea di quanti leggano le mie quattro righe, non importa, fosse anche uno solo, mi sento di pubblicare il seguente pensiero:
Il rugby é il canto degli uccellini, é l'ondeggiare del grano nei campi, il lieve fischio del vento tra le foglie dell'albero nel cortile, il rugby è una musica, un coro, una band.
Siamo tutti alla perenne ricerca di qualcosa, siamo nati per cercare, per giocare co a baea sdolsa.
Poi senza neanche accorgerci ci troviamo a casa, alla Tarvisium dove cerchiamo di tirare fuori il meglio da noi stessi, vogliamo essere "grandi", questo é tutto ciò che conta, a modo nostro essere "grandi", non importa se diventiamo ricchi o famosi, vogliamo solo essere "grandi".
Il rugby accende la nostra forza, ci spinge a continuare, a cercare, a migliorare, a giocare, amare, arrabbiarsi ed in fine agire.
Quando giochiamo vogliamo vedere la pelle d'oca sulle braccia del popolo Tarvisium presente in tribuna, vogliamo farvi provare la "gloria" della rossa maglia, vogliamo che siate felici di essere vivi e di aver passato una giornata con noi, solo questo conta......
È venerdì sera, al crepuscolo tutto sembra più freddo, viene voglia di chiudersi in casa al caldo, il mio pensiero va in via Olimpia, ai ragazzi in campo, di tutte le categorie, alla dirigenza e a tutto il mondo Tarvisium a cui, purtroppo, partecipo marginalmente, vi assicuro che non vedo l'ora inizi Tarvisium vs. Casale!!!!!

Baseti

zio bortolo