under 8 - 28.05.17
Domenica 28 maggio 2017-05-31
Under 8
concentramento Azzano Decimo
per giocare a rugby
bisogna avere coraggio
Domenica 28 maggio ospiti in quel di Azzano Decimo, in terra friulana, a confronto con i padroni di casa, San Vito al Tagliamento, Pordenone, Udine, Portogruaro, e Valdobbiadene.
Si potrebbe fare la cronaca della giornata e ripercorrere passo passo risultati, confronti e sfide affrontate dai nostri bambini. Invece, parleremo di CORAGGIO: tutti i concentramenti si assomigliano, ma ogni concentramento è diverso dall’altro. Questo è stato il concentramento nel quale i Ruggers hanno finalmente scoperto il coraggio che è nascosto nei loro cuori e che ha trasmesso loro una gioia e una forza spumeggianti.
C’è stato il coraggio di chi si è offerto subito volontario per giocare con il Valdobbiadene e donato tutte le sue energie per la maglietta bianca e azzurra, dimostrando che il rugby è Unione.
C’è stato il coraggio di chi ha dato il massimo in campo, è stato ferito ed è tornato dentro, perché nel rugby non si molla mai.
C’è stato il coraggio di chi ha subito uno scontro duro, ha avuto la peggio ed è andato in ospedale con il sorriso, perché anche questo succede nel rugby, ma ormai stiamo diventando grandi e non ci ferma più nessuno.
C’è stato il coraggio di una intera squadra, quella dei “guerrieri in erba” che non ha ottenuto risultati favorevoli sul tabellino, ma ha dato fuoco alle polveri, meravigliando i genitori e facendo spuntare un sorriso di soddisfazione agli allenatori, che sapevano di poter tirar fuori il famoso “ragno dal buco”.
C’è stato il coraggio di perdere con il sorriso, con la convinzione e l’orgoglio per quel particolare placcaggio, di quella solitaria corsa in meta, di quel momento in cui la palla non si staccava dalle mani degli avversari e bisognava tirare come matti.
C’è stato il coraggio di accettare il ruolo di capitano offerto dai compagni come riconoscimento dell’impegno, di portar il proprio contributo e farsi carico degli amici e portarli avanti, sempre avanti.
C’è stato il coraggio di mantenere e confermare la grande aspettativa di tutti, di dimostrare di essere veramente bravi e divertirsi nel farlo.
C’è stato il coraggio di giocare in una prima giornata estiva, con un caldo pulsante, senza un alito di vento, correndo avanti e indietro senza sosta, chiedendo tutti di tornare il prima possibile in campo, giusto un attimo per bagnarsi la testa e bere un sorso d’acqua.
C’è stato il coraggio di affidarsi ai compagni, di prendersene cura e, perché no, vendicare i caduti.
C’è stato il coraggio di essere amici, di dare e di prendere, di cercarsi.
Le partite si sono concluse con il sorriso, tirando acqua a destra e manca ( magari anche su quei rompiscatole degli accompagnatori) con una gran fame e un bel terzo tempo tutti assieme.
Nelle parole di una mamma “Le mie impressioni: bimbi carichi, voglia di giocare, voglia di combattere. Caldo pazzesco, ma questo, almeno per i bambini, ha reso la cosa ancora più divertente, grandi docce in campo improvvisate, giochi d'acqua, divertimento assicurato. Piccolo aneddoto: T2, credo, snobbata poco sportivamente dagli avversari, è stata "vendicata" in campo dalla T1. La cosa bella è che i giocatori di T1 sapevano esattamente cosa si giocava in quella partita ed hanno combattuto per i loro compagni di squadra! E' stata una bella lezione per tutti”
Attendiamo ora il SUPER 8, dovei nodi verranno al pettine e i nostri piccoli Ruggers tireranno le somme di un anno lungo, intenso, faticoso che si sta concludendo in modo appassionante.
Avanti Ruggers, alla riscossa!