under 12 - 31.05.15
Il torneo di San Donà di Piave
chiude la stagione 2014-2015
La giornata si avvia nel migliore dei modi: la nostra U12 esce vincente dalle partite contro il Cus Verona ed il Rovato e, nonostante la scadente organizzazione e la pioggia a tratti battente, si classifica prima nel proprio girone. Si vola quindi direttamente alla semifinale contro il Casale: ed è il blackout. Dopo aver subito la prima meta della squadra avversaria, le nostre magliette rosse si eclissano ed il gioco di squadra svanisce lasciando dilagare gli avversari, che conducono la partita senza grossi problemi.
La pausa pranzo, interminabile soprattutto per i giocatori, diventa momento di scambio di vedute e riflessioni sull’accaduto e si concretizza alla fine in un lungo discorso ai ragazzi. In cerchio, seduti a terra sotto l’ombra di frondosi alberi, ascoltano attenti le parole di Gibe. Solo loro sanno cosa abbia detto, cosa abbia chiesto loro. Quello che abbiamo visto noi nell’ultima partita è stata una squadra con una grinta ed una carica incredibili: hanno lottato su ogni pallone, hanno placcato con tenacia, hanno rimontato con determinazione ogni meta subita. Che partita! E non importa se all’ultima azione i padroni di casa hanno segnato la meta decisiva: i nostri U12 avevano dato tutti il 100%, nessuno si era risparmiato.
Ma la loro amarezza era incontenibile: quante lacrime nei loro occhi mentre passavano nel corridoio di noi genitori. Erano lacrime vere, di chi ci ha creduto fino in fondo ed ha lottato con il cuore.
Allora ricordiamoci della tartaruga di Cartacaramella “…Aveva perso la sfida [contro la lepre], ma era soddisfatta, anzi sbalordita della propria prestazione ed intorno a lei ad applaudirla c’erano tutti gli animali della foresta che l’avevano seguita passo dopo passo incitandola senza sosta. Aveva perso?”.
Sicuramente non è facile far maturare questa coscienza nei ragazzi di oggi e, proprio quando ci sembra di aver fatto un passo avanti, bisogna tornare indietro e, tenendoli per mano, rifare quel passo assieme a loro. Un grazie speciale a tutti gli allenatori che ogni volta tendono loro la mano, senza mai perdere la fiducia in questi giovani giocatori.