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n°11 di Adriana Scalise

ruggero massimiliano

 

Massimiliano Ruggiero 

 

Management e rugby:

strategie vincenti

Gruppo 24 ore, 2012

Recensione pubblicata in Rugby Club, Anno 7° n. 25, luglio 2013

 

A chi è indirizzato questo libro? Ai manager e agli impiegati, agli allenatori ed agli atleti, a docenti e discenti, a genitori e figli. Cioè a tutti. A tutti noi che ci relazioniamo ogni giorno con gli altri e che necessitiamo - molto più di quanto normalmente non si è portati a credere - di regole basilari di gestione (management) dei rapporti interpersonali. 
Inizialmente irretita dal titolo - dopotutto, mi son detta, non mi intendo di strategie aziendali, non sono una dirigente e non so nulla di rugby - ho preso in mano il libro (che del resto mi era stato regalato) ed ho cominciato a leggerlo, con riluttanza, considerata la ritrosia, ovviamente a ritroso. 
Dapprima ho letto le conclusioni, poi l'appendice tecnica (che viene dopo le conclusioni) ed ho quindi preso a spigolare tra le interviste (le quali occupano l'intero corpo centrale del libro). Qui è scattato l'interesse, ho capito che per l'autore questi argomenti: l'azienda e il rugby, fossero solo un pretesto metonimico finalizzato al trattamento di una parte (il rugby, l'azienda) per il tutto (la vita).
Il libro ha una sua struttura interna coerente e precisa, parte dalle origini storiche e dai valori che il gioco del rugby convoglia, per passare poi a parlare dei modelli aziendali come la leadership trasformazionale e la formazione andragogica di tipo esperenziale. Analogie e parallelismi fra l'azienda e il rugby vengono quindi ripresi dai 10 leader (dirigenti, docenti, allenatori ed ex campioni) intervistati da Ruggiero.
Esperienze diverse da cui emerge che il rugby è uno sport generoso che dà si tanto, ma nella misura in cui si è disposti a dare tanto, non ammette cioè scorciatoie (leggi pure furbizie). Sostegno, coesione, fiducia e rispetto sono le parole d'ordine. Ma la sua salienza? E' l'unico sport che non tende ad omologare i giocatori, che ne valorizza le caratteristiche individuali a beneficio di tutta la squadra. Una lezione questa applicabile in azienda come pure ad ogni situazione che comporta dinamiche relazionali.
Buona lettura

Adriana Scalise