presa al volo / n°18
Si, ripensandoci mi vengono in mente le note della canzone di Vasco...
Che dire, non c'è molto da dire, ero veramente preoccupato. Temevo che l'enfasi che si stava dando all'evento condizionasse i ragazzi che dopo tutto dovevano giocare "solo" una partita di rugby. Senza dircelo, molti di noi pensavano al rischio della brutta figura. E invece no, i nostri hanno eretto il fortino, per mezz'ora hanno difeso alla grande, per poi impossessarsi definitivamente del match. Grandi!
Ma è stata "solo" una partita di rugby, di un lungo campionato che verrà.
Quello che invece rimane e rimarrà davvero di questa giornata sono i volti emozionati e gli occhi lucidi di molti di noi che dopo tutti questi anni hanno fatto fatica a vedere la partita, impegnati a guardare la tribuna e a chiedersi se tutta quella gente ci fosse davvero o si trattasse solo di un lucido ricordo...
Sono passati molti anni da allora...,anni nei quali il rugby ha avuto nel mondo il suo passaggio definitivo al professionismo, sapendo mantenere i principi che lo caratterizzano rendendolo diverso dagli altri importanti sport e Treviso ha visto la principale squadra della città rivestire con merito il ruolo di protagonista in Italia di questa trasformazione. Ma mi permetto di dire con un pochino di orgoglio che domenica a Monigo ci siamo sentiti a casa anche noi e credo ne siano stati felici tutti gli appassionati trevigiani di rugby.
Una splendida giornata!
Grazie Gigante, grazie Guido
Valentino colantuono