presa al volo / n°13
...a proposito della scuola Calcio Pol. Ponzano-Empoli
Valentino Colantuono
Chiamato in causa da Gibe, condividendo totalmente il suo pensiero riportato sulla precedente “presa al volo”, voglio portare sinteticamente il mio.
Casualmente nei giorni scorsi mi sono imbattuto, ammirato, in una foto assolutamente sorprendente. Ammirato e un pochino invidioso perché la foto riportava una frase che avrei voluto vedere appesa nella club house della mia società, sorprendente perché tale dichiarazione arriva da una società di calcio, disciplina che noi rugbisti, con la puzza sotto il naso, abbiamo sempre avuto la presunzione di giudicare come portatrice di valori inferiori a quelli del nostro sport. Ebbene, parafrasando un modo di dire della politica, possiamo dire di essere stati scavalcati a sinistra! In ogni caso, volevo fare i complimenti a questa società sportiva: in un mondo che sta mettendo molti dei sui valori in discussione c’è bisogno di esempi forti, che diano messaggi importanti. Il rischio che sta correndo il rugby, con l’avvento del miraggio del professionismo è quello di produrre falsi miti, che ubriacano genitori frustrati e ragazzi cresciuti con la cultura dell’alibi, per poi ritrovarci dei trentenni disadattati e impreparati ad affrontare la partita più difficile, quella della vita. Ciò che io e i miei compagni dopo anni di A1 e A2 (non c’era l’Eccellenza ne tantomeno la Celtic) vissuti studiando e lavorando, non abbiamo mai voluto diventare.
Pertanto, onore a voi, Scuola Calcio Pol. Ponzano-Empoli.