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presa al volo / n°10

 

Paris, Tarvisium

Guido Feletti

Per fortuna talvolta nella vita accadono alcuni episodi che fanno palpitare e fremere il nostro corpo, qualche volta agitando la nostra malinconia, talvolta a qualcuno pure fanno brillare gli occhi ed in altre situazioni fanno invece tornare il sorriso.
Queste sono sensazioni che, credo e spero, ognuno di noi ha provato, queste sensazioni arrivano ad esempio quando ci si innamora di una ragazza, che, per tanto o per poco, ci rende questo “sentire” vero e tangibile.
Succede cha anche nel rugby capitino questi momenti perché molti, moltissimi di noi, nonostante tutto sono innamorati di questo sport, che ci fa vivere dei duri momenti, ma che ce ne regala anche degli altri indimenticabili.
Ieri ho assistito, anzi ho partecipato, a due di questi momenti, il primo al mattino … quando la nostra squadra Giovanile ha visto svanire, all’ultimo minuto di una ottima partita, la possibilità di continuare a lottare per i play-off del titolo under 18; abbiamo perso contro il Rugby San Donà, una ottima squadra che si è rivelata più fredda ed esperta di noi, dei nostri ragazzi, che però fino all’ultimo hanno lottato.
Nell’immediato dopo partita la delusione e lo sconforto erano forti, ed uno tra tutti i nostri ragazzi della squadra mi è parso riflettere molto questi sentimenti, un ragazzo tra gli ultimi arrivati, ma che è tra i primi a dimostrare quanto innamorato è di questo sport … magari anche della Tarvisium?
Il secondo momento è arrivato nel pomeriggio quando, all’opposto del mattino, la nostra squadra seniores ha battuto in trasferta il temibile Rugby Mirano; con questa vittoria si è posta una buona base per cercare di conquistare anche questa stagione i play-off promozione. La vittoria è la miglior medicina per curare il malessere di una squadra di rugby, una vittoria cercata e voluta ti fa passare qualsiasi male e ti fa sentire vivo e forte. In partita, oltre alla forza impressa dal gruppo, si è aggiunta una motivazione diversa dalle solite, una motivazione che ti fa dire che non devi perdere la partita, non devi perdere perche sai che al tuo fianco c’è un ragazzo, anche lui tra gli ultimi arrivati, che per questa partita si è fatto duemiladuecento chilometri … in auto, mica in aereo (!) per essere in campo al tuo fianco! Roba d’altri tempi, e tu che vai in campo e che giochi al suo fianco, sapendo che cosa questo ha fatto, non puoi mai perdere.
Dopo la partita non ha nemmeno festeggiato molto, si è beccato una raffica di manate – qualcuna anche pesante - sulla schiena ed è immediatamente ripartito.
Stamane, con la schiena un po’ arrossata, è al suo posto di architetto in uno studio di Parigi!
Un grande!

La nostra medicina si chiama Dario Fogagnoli!
Guarda il caso … , Dario è con noi da questa stagione, in prestito proprio dal Rugby San Donà …

Caro Dario, con questo tuo gesto, ti piaccia o no, sei prepotentemente entrato per sempre, nella mitologia della Tarvisium!