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il tifoso neofita - capitolo quarto . 13.12.15

il tifoso neofita2

 

capitolo quarto
13.12.2015 - Tarvisium vs Paese

 

da neofiti ad aficionados


È dicembre: dentro calzature imprudenti, le dita dei piedi lottano contro l'assideramento, mentre i Ruggers giocano il secondo match consecutivo in casa su un campo di solida brina chiamato San Paolo, anziché sul comodo manto erboso dello stadio Monigo. Eppure i nuovi tifosi della Tarvisium continuano a venire a vedere dal vivo ogni partita, inossidabili: non se ne perdono una, gelasse il mondo.

Buon segno: significa che si stanno trasformando da neofiti ad aficionados. Li riconosci subito i nuovi tifosi: si muovono in gruppetti eterogenei ma molto compatti, vantano tra le loro fila prestigiosi vip di quartiere, non indossano tute né giacconi della Tarvisium, si portano dietro delle avvenenti giovani femmine a cui affidano il compito di mantenere le posizioni, mentre intrepidamente loro, i tifosi maschi, vanno a procacciare birre per tutti in Club House.

Ma li riconosci principalmente perché fanno di tutto per non farsi riconoscere: per adattarsi all'habitat, per sembrare veterani o pirati di lungo corso, i tifosi neofiti affrontano con avventata disinvoltura discussioni sul rugby con chicchessia, come se ormai la materia non avesse più segreti per loro. Allora se tendi l'orecchio (e non è impresa da poco direzionare correttamente l'orecchio durante una partita al San Paolo, tra bestemmie in mischia, imprecazioni in ruck, e la spassosa sarabanda dei rumorosissimi tifosi del Paese) puoi captare frasi memorabili come: “Il Paese è molto forte a centrocampo: è la loro specialità”.

Queste esatte parole sono state pronunciate da un neo-tifoso neo-esperto leggermente ubriaco, rivolte alla corrucciata compagna. E ne è stata testimone anche una non-più-giovane tifosa di lungo corso, che prontamente si è voltata verso il perito autodidatta, squarciandolo in due con il suo glaciale sguardo di riprovazione. Deve essersi sentita peggio che se dei ladri le avessero violato la casa. Nel tempio trevisano dei Ruggers, alla “Conad Arena di viale Olimpia 4” (come l'ha ribattezzata zio Bortolo) qualcuno non solo osa definire una squadra di rugby (sport privo di centrocampisti) “forte a centrocampo”, ma lo fa anche con ostentata spavalderia, in modo da infondere affidabile sicurezza nell'inesperta compagna.

Alla tifosa di lungo corso giustamente scandalizzata o avvilita, chiediamo di portare ancora un po' di pazienza: la metamorfosi del tifoso neofita è solo una fase di passaggio nel suo entusiasmante percorso verso la completa competenza rugbystica, l'effetto collaterale di una passione che cresce e contagia, come un inevitabile male di stagione, terribile sul momento ma veloce alla guarigione, o come questi dannati piedi ghiacciati, che già sogno di immergere in un rinfrancante pediluvio.

Vince di nuovo la Tarvisium, grazie a una perfetta applicazione della tattica del fuorigioco.

 

Il tutor del neofita