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il tifoso neofita - capitolo terzo . 22.11.15

il tifoso neofita2

 

il tifoso neofita - capitolo terzo
Tarvisium vs Udine

 

...ma alla fine, l’importante è

che l’abbiamo svangata, non pensi?”

 

Il tifoso neofita di domenica è stato contentissimo che la partita contro il Rugby Udine si sia giocata al San Paolo. Non tanto perché il campo era più vicino al bar del terzo tempo (anche se a giudicare dal via vai non gli deve essere dispiaciuto affatto), quanto perché finalmente ha potuto avere l'occasione di osservare l'azione di gioco dalla distanza ravvicinata del bordocampo.

Ora, il tifoso neofita non è uno a cui si possa dire proprio tutto, con lui che fino all'altro ieri gridava “fuorigioco, arbitro” ogni volta che qualcuno calciava la palla pensando che il calcio e il rugby fossero la stessa cosa, per cui bisogna generalmente andarci piano con le informazioni. Fatto sta che quando la Tarvisium gioca al San Paolo si è tutti un po' più vicini, esperti e non, e così il tifoso neofita si è trovato da una parte ad ascoltare i consigli tecnici dei fedellissimi (“daghe”, “su”, “Varda a baea”, “Forsa Tarvisum”, “Vanti rossi”, “Arbitro cossa sito drio far in meso al campo”), dall'altra ad ascoltare gli inevitabili amarcord che preparano la piazza al terzo tempo in Club House (“Negli anni settanta c'era uno spirito del Rugby a Treviso che lo potevi respirare ad ogni boccata, e andava giù come liquore anche nelle serate inoltrate, mentre si continuava il terzo tempo a oltranza”).

In tutto questo mix di emozioni, è normale che al nostro tifoso neofita siano sfuggiti alcuni particolari. Per esempio, non si è accorto che le magliette rosse dei nostri eroi non sono poi così rosse durante il gioco, tra erba, placcaggi a terra e mischie, da così vicino sembra più un puzzle autunnale, di sudore e fango. Anche i nostri avversari, non se la sono cavata meglio, pur con le loro divise completamente nere, da così vicino al neofita non sono sfuggiti le facce tirate, gli occhi neri, gli spintoni e le pacche (che da così vicino arrivano più in fretta e più chiare che non sugli spalti dello stadio di Monigo).

Una volta la partita sembrava essersi assestata il nostro amico tifoso neofita stava diventando domenica dopo domenica sempre più esperto: “Mah, non lo so”, mi ha detto “Mi è sembrato che la partita fosse sostanzialmente equilibrata, senza una chiara supremazia. Ma alla fine, l'importante è che l'abbiamo svangata, non pensi?”

Dietro di lui, un Vecio, lo guardava con l'aria di saperla lunga. Il Vecio aveva probabilmente capito che il nostro amico tifoso neofita stava diventando domenica dopo domenica, sempre più esperto e sempre più vicino al quel campo che oggi aveva potuto osservare dal bordo. Il Vecio gli assestò una sonora pacca sulle spalle, gli mise in mano il suo biglietto consumazione e disse “Ndemo farse na birra.” Così, anche Tarvisium -Udine finiva, tra l'inno Maglietta rossa intonato dai nostri ragazzi e quel momento che segna l'alba del terzo tempo in Club House.

 

Il tutor del neofita