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Traguardi – 1969/2019 – 50 anni di Tarvisium – la serata

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traguardi  

Banca Generali & Ruggers Tarvisium

 

Nella preziosa e suggestiva ambientazione dell’Auditorium di Santa Caterina la Ruggers Tarvisium, in una sala gremita, ha voluto celebrare i suoi primi cinquant’anni con un evento dal taglio e sapore particolare.

Cinquant’anni di storia sono un Traguardo importante per una società sportiva e TRAGUARDI è il titolo, pieno di significati, scelto dalla società trevigiana per l’evento di giovedì sera. E di traguardi, la Ruggers Tarvisium nel corso dei dieci lustri di storia ne ha dovuto superare tanti e tanti ancora se ne porrà.

Certamente quel 2 agosto del 1969 Natalino Cadamuro, l’unico maggiorenne e quindi Presidente e i sei ragazzini che fondarono la Tarvisium tra i quali ovviamente Ino Pizzolato, “anima” della società e unico sempre presente fino ad oggi, non potevano certo immaginare quanti e quali traguardi avrebbe superato e raggiunto il sodalizio che stavano fondando e quanto sarebbe andato lontano. 

Ma al di là dei successi sportivi, ce ne sono stati fin dai primissimi anni, cos’ha caratterizzato la storia della Tarvisium? Ricordando che per molti anni si è concentrata esclusivamente nell’attività giovanile, la sua missione nell’insegnamento del rugby, è stata anche la formazione e l’educazione dei giovani, affiancando e integrando scuola e famiglia. Non quindi solo formazione di giocatori e campioni, ma anche e soprattutto di uomini. Questo è stato il filo conduttore della serata in cui si è discusso dei valori dello sport, dello sport di squadra e del rugby in particolare ed il loro ruolo nella educazione e nella crescita dei giovani.

Quindi: dei bravi maestri che attraverso l’applicazione, il sacrificio e lo sport fungono da antidoto alle tentazioni dei “cattivi maestri”. Dell’importanza della sconfitta come fattore di crescita e stimolo al miglioramento. Del valore del gruppo per il raggiungimento dell’obbiettivo comune, dalla solidarietà in campo alla solidarietà nella vita: si perde e si vince insieme, il singolo al servizio della collettività. Della differenza tra avversario e nemico. L’avversario che grazie alla condivisione del sacrificio, della passione e del rispetto, fuori dal campo è amico. Tutto questo, nello sport come nella vita grazie ad un filo conduttore: il rispetto di regole condivise.

Dopo l’introduzione del rugbista Paolo Marta (si resta rugbisti nella vita) di professione ingegnere, scrittore e co-organizzatore di “Camminare per la Vita”, che ha raccontato come il rugby e la Tarvisium abbiano condizionato in senso positivo la sua vita e illustrato gli insegnamenti ce ne ha tratto, la parola è passata ad un qualificato parterre di ospiti, stimolati più che moderati da Andrea Passerini.

Queste le voci: 

Luca Panzavolta AD di Conad (sponsor della società Trevigiana); Massimiliano Ruggiero ex giocatore della Tarvisium ed importante Manager di Banca Generali, (che sostiene i progetti sociali e le giovanili del club); Alberto Fedel fondatore di Newton, una delle maggiori società italiane di formazione aziendale, anch’egli ex giocatore nelle juniores di Benetton Treviso ed il vicesindaco Adrea de Checchi in rappresentanza dell’amministrazione comunale. Tutti i relatori hanno avuto modo di sottolineare dai diversi punti di osservazione l’importanza dello sport, dei riflessi positivi che lo sport ed il rugby giocano nella formazione delle persone e riconosciuto il ruolo che ha svolto la Tarvisium nella storia del rugby Italiano, nella storia della città di Treviso e nella vita di centinaia di giovani Trevigiani.

In sala, oltre ai molti i volti noti dello sport spiccava quello noto artista, pittore e scultore Carlo Balljana: il maestro ha voluto omaggiare il club non solo con la sua presenza ma soprattutto con una splendida Litografia, (in tiratura limitata), dedicata proprio alla Tarvisium. Un regalo graditissimo di cui la società va particolarmente fiera.

In apertura e chiusura della serata Ricky Bizzarro con i suoi musicisti ha allietato la platea con le canzoni storiche della Tarvisium, tra cui il “Monologo di Ino” che racchiude in modo sinteticamente esemplare il concetto di squadra.

 

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