under 16 - 28.09.14 Qualificazione girone 1 Elite
domenica 28 settembre 2014
Qualificazione girone 1 Elite
CUS Verona vs Ruggers Tarvisium 10 – 15
Formazione: 15 Casellato – 14 Andolfato – 13 Crisantemo – 12 Ruggiero – 11 Albertini – 10 Biral – 9 Francescato – 8 Carraro – 7 Marinello - 6 Massolin – 5 Crotti – 4 Checchinato – 3 Toso W. – 2 Pugnaghi – 1 Simonetto – 16 Atzori B. – 18 Briscese – 19 Denni – 20 Deppieri – 21 Toso E. – 22 Atzori A. – 23 Brazzolotto.
P.T.: 2’ meta Crisantemo tr. Ruggiero 0-7; 6’ meta VR 5-7; 12’ meta VR 10-7.
S.T.: 16’ Meta Andolfato 10-12; 27’ c.p. Ruggiero 10-15.
Buona la prima …
Il match è stato vinto dalla “Tarvisium” in un incontro dai due volti. Il primo tempo è stato giocato su dei buoni tempi di velocità e intensità, dove si è vista una “Tarvisium” andare a segno dopo 2 minuti con il centro Crisantemo – tr. di Ruggiero – e la successiva reazione del CUS Verona che al 6’ segna la prima meta e replica al 14’ (non trasformate). La Tarvisium subisce l’iniziativa difendendo in modo disorganizzato ma efficace, fino agli ultimi 5 minuti in cui reagisce e ha la possibilità di andare in meta in due occasioni, con Marinello e Ruggiero, entrambe vanificare da un fallo di avanti al momento di segnare, grazie anche alla buona difesa avversaria.
Al secondo tempo si fa notare un calo di ritmo, complice anche il caldo: le due squadre si equivalgono, nessuno impone la propria supremazia. Al 10’ Ruggiero fallisce un piazzato, angolato alla destra dei pali. Al 16’ bella meta di Andolfato in bandierina, che concretizza la manovra dei tre quarti al lungo. Al 27’ Ruggiero centra i pali da 38 metri e allunga lo score. Non succede più nulla fino alla fine, quando il CUS Verona trova un varco con l’ala, ma viene fermato sulla linea dove, rapidamente, si concentra la “Tarvisium” e, come un’onda rossa, porta l’avversario in touche, dopo di che i tre fischi dell’arbitro sanciscono la vittoria per 10 a 15 ed il passaggio al Girone 1 Elite.
Quest’ultima rimane l’immagine più bella, il desiderio di non volere subire la meta, vedere l’onda rossa avanzare e rovesciare l’avversario indietro … sensazione che ho condiviso con Carlo Checchinato.
Bravi ragazzi.
Tiziano Buio Ceccato