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under 14 - 01.03.2014

U14a 01-03-14

 

Sabato, 1 Marzo 2014 - Castelfranco Veneto


Triangolare:  Castellana Rugby, Ruggers Tarvisium, Accademia Rugby Badia/1

Accademia Rugby Badia/1 vs Ruggers Tarvisium 15 - 7

 

 

Formazione: Andolfato, Arsiè, Atzori, Biral,  Brazzolotto, Di Grande, Figuccia, Guerretta, Innocente, Massolin, Padovese, Ridolfi, Rosi, Toso E., Vecchiato, Zaminga, Zanatta

Tempo unico: meta Badia, meta Tarvisium (Brazzolotto, tr. Biral), meta Badia

 
Oggi scriveremo poco di rugby e molto di persone e di coraggio. Vi racconteremo l’epopea dei giovani Ruggers, dove ruggers sono tutti i giocatori delle tre squadre coinvolte nell’incontro di oggi.

Immaginatevi un gruppo di esploratori verso il polo Nord o se preferite la spedizione italiana alla conquista del K2 (del 1954) e avrete un’idea del tempo di sabato sera a Castelfranco.  Pioggia: tanta, fredda e cattiva; vento, vento freddo che penetra e colpisce le parti più esposte: faccia, collo e mani. Eppure 26 ardimentosi (Castellana e Badia) scendono in campo, forse ancora inconsapevoli di quello che li aspetta. La pioggia e il vento aumentano d’intensità subito dopo l’inizio della partita e subito cominciano ad uscire i giocatori, chi colpito allo zigomo e chi già da subito vittima del freddo.
Nel frattempo le nostre epiche magliette rosse, che vogliamo qui ricordare in rigoroso ordine alfabetico, prendono contatto con la banchina polare (pardon, con il campo) per il riscaldamento.

Gli eroici sono: Marco Andolfato, Christian Arsiè,  Ajai Atzori, Davide Biral, Marco Brazzalotto, Luca Di Grande, Riccardo Figuccia, Riccardo Guerretta, Guglielmo Innocente, Roberto Massolin (v. cap), Alberto Padovese, Filippo Ridolfi, Andrea Rosi, Eros Toso (cap.), Filippo Vecchiato, Joel Zaminga, Federico Zanatta.
Eh sì solo 17, si sa gli eroi son pochi (tra infortuni, cresime e influenze dell’ultim’ora), 17 che diventano subito 16 perché Roberto avverte un dolore al costato non identificato e apparentemente non procurato da nulla.

Il riscaldamento si rivela in realtà un raffreddamento anzi una vera doccia gelata per il repentino contatto con le pozzanghere del campo
di allenamento e per lo spettacolo “agghiacciante” che si presenta ai loro occhi: i pali della porta che oscillano al vento e il campo che ormai è un’unica indistinta massa di fango, alternata a pozzanghere oceaniche e sabbie mobili nascoste. Intanto la prima partita è finita e il Badia rientra in campo dopo aver cercato momentaneo conforto al caldo degli spogliatoi.
Gli eroici schieramenti si affrontano a viso aperto, ma ovviamente il gioco non può essere brillante stante le difficoltà di tenere in mano il pallone. Le squadre cercano di sfruttare le proprie caratteristiche migliori, il Badia con il gioco degli avanti e grazie alla maggior stazza fisica cerca di mantenere il possesso avanzante del pallone e schiaccia i Ruggers nei propri 22 ma le magliette rosse sono scese in campo determinate e con la loro aggressività riescono a respingere l’attacco avversario e a riproporsi in avanti. Ma il gioco al largo è di difficile realizzazione e la palla torna al Badia che per liberarsi dalla pressione cerca la profondità del campo con un calcio. Ricky Guerretta (scheggia) è bravissimo a tuffarsi e rialzarsi con il pallone in mano ed anche il sostegno di Ricky “Figu” è tempestivo, ma l’arrivo dei colossi rodigini costringe i nostri a subire la meta.
Ma i Ruggers U. 14 non ci stanno, la cura di Roma fa ancora effetto, e subito orgogliosamente reagiscono aggredendo gli avversari con il loro stesso gioco e attaccando il Badia al lato di un raggruppamento riescono a trovare un corridoio centrale con Braz e realizzare la meta del pareggio poi anche trasformata.
Il tempo è sempre più inclemente, le dita non si sentono quasi più, ma nessuno degli epici Ruggers si tira indietro, tutti continuano a lottare con le forze loro rimaste.
Non è importante che poi in un tentativo di contrattacco i passaggi siano troppo ripetuti e prevedibili e causino un intercetto e poi la meta; ormai anche il cervello fa fatica a funzionare e forse “le cellule grigie” sono congelate anch’esse ed un’altra scelta sbagliata determina un’altra meta e poi finalmente il fischio finale.
Scuserete il narratore se si è fatto prendere un po’ la mano nelle descrizioni, ma è certo che tutti i nostri ragazzi meritano un applauso per aver affrontato senza cedimenti un tempo ed un campo proibitivi in una partita che andava risparmiata a tutti noi.

 

Il prossimo appuntamento per l'under 14 sarà sabato 8 Marzo alle 17:00 in casa, per l'incontro Ruggers Tarvisium vs Grifoni Rugby Oderzo

 

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