Under 14 - 21/22.04.18
Under 14
sabato 21 e domenica 22 aprile
Trofeo Pesciolino 2018
XIV Memorial Andrea “Juba” Scagliotti
Elba Rugby - Portoferraio - Isola d'Elba
Formazione
Battagli, Bertoldo, Cavallin, Cavazza, Cremona, Donà, Fantin, Francescato, Grippo Belfi, Hrddaji, Manebte, Masetto, Milan, Nicoletti, Petrin, Pietrobon, Tabarin, Toffoloe Zanata; all De Kleva e Feletti.
I nostri giovani ruggers sono stati protagonisti di un intenso fine settimana di rugby all'isola d'Elba, dove hanno preso parte al Trofeo del Pesciolino - Memorial Andrea “Juba” Scagliotti - organizzato dagli amici dell'Elba Rugby. Insieme allo staff di allenatori (Fabrizio e Federico) e di dirigenti e accompagnatori (Andrea Tabarin, Adriano, Andrea Cavallin e Donatello) si parte venerdì mattina presto, viaggio in pullman e poi traghetto a Piombino. Arriviamo a Portoferraio nel primo pomeriggio e possiamo rifocillarci con il pasto preparato dal nostro mastro cuciniere Cavallin. Alloggiamo a Biodola appena sopra la spiaggia e finalmente possiamo goderci il primo bagno della stagione, un po' freddina l'acqua, ma fuori è caldo e si sta bene. Segue una piccola sessione di beach rugby, per muoverci un po' dopo svariate ore di corriera. Cena e poi tutti “subito” a letto “senza fare storie” in vista del torneo dell'indomani.
Sabato mattina ci trasferiamo ai campi dove ci aspetta una magnifica giornata di rugby sotto il sole dell'Elba, anche troppo caldo, visti i risultati sulla pelle, che brucia ancora dopo un paio di giorni. Siamo sei squadre: due dei padroni casa (una formata insieme al rugby Ospitaletto) e poi Etruria Piombino, Biella e i nostri conterranei del Mirano, anche coinquilini, visto che ce li siamo trovati in albergo. La prima partita la giochiamo con l'Elba-Ospitaletto, iniziamo un po' addormentati e ci facciamo sorprendere da un paio di ottimi giocatori che fatichiamo molto a fermare e segnano più volte. Riusciamo a fare una meta ma comunque si finisce sul 24 a 7 dopo venti minuti di gioco; non un grande inizio ma saranno loro a vincere meritatamente il torneo nel pomeriggio, fatto che dimostra che avevamo davanti un avversario molto tosto. Con la seconda partita, contro l'Etruria-Piombino, ci giochiamo la possibilità di accedere al terzo-quarto posto. Non ci facciamo abbattere dal risultato del primo match e entriamo in campo con tutt'altro spirito, riusciamo a tirare fuori una buona aggressività e a impedire i tentativi di andare in meta degli avversari con una buona difesa. Noi riusciamo invece ad andare oltre due volte e portiamo a casa la partita, questa volta certamente positiva, non solo per il risultato, ma soprattutto per la voglia messa in campo da tutta la squadra. Nel pomeriggio quindi ci giochiamo il bronzo in un derby tutto veneto con gli amici di Mirano. Fa caldo e si sente la tensione (la sera ci dobbiamo ritrovare in albergo). La partita inizia con una buona intensità di gioco e sembra essere in equilibrio. Loro riescono a penetrare e a segnare per primi, ma pochi minuti dopo rilanciamo con una bellissima meta di squadra in bandierina, che dimostra che non vogliamo mollare. Nel secondo tempo il Mirano riesce a prendere di più l'iniziativa e ci troviamo costretti in difesa. Alla fine grazie alla maggiore fisicità e alle buone capacità, gli avversari riescono a rompere la partita, segnano più volte e il risultato finale è 24 a 7. Peccato per il punteggio di quest'ultimo scontro, ma abbiamo dato il massimo di quello che potevamo fare in quel momento e loro sono stati più bravi. Nel complesso il torneo non è stato male, si poteva fare meglio soprattutto nella prima partita, ma ci siamo riscattati nelle ultime due, almeno dal punto di vista dell'atteggiamento in campo come squadra e della voglia di combattere.
Dopo una giornata di caldo e fatica ci aspetta una sessione di crioterapia: rientriamo a Biodola e possiamo recuperare dalle botte e dagli sforzi della giornata con un bel bagno nell'acqua fresca e limpida dell'isola… peccato non poterlo fare più spesso! La sera relax e riposo prima del rientro a Treviso. Rimane però un'ultima tappa prima di tornare nella penisola. Soprattutto per rispondere a un desiderio tanto sentito dai ragazzi, non possiamo negargli la visita storico-culturale al centro di Portoferraio, con un percorso panoramico tra le fortificazioni medicee che avrebbero tanto voluto poter proseguire più a lungo. Purtroppo era rimasto giusto il tempo per l'ultimo ottimo pranzo (di pesce per i più fortunati) preparato dagli ospiti del rugby Elba, che non possiamo non ringraziare vivamente per la buonissima cucina e la calorosa accoglienza, che ci ha fatto sentire il legame storico tra le due società impersonato dal nostro Penta sceso anche lui per il memorial.
Nel complesso è stata un'esperienza sicuramente intensa, divertente e da ricordare per i ragazzi, che hanno potuto vivere il rugby in una realtà completamente diversa da quella dei campi veneti, in un paesaggio e in un mare stupendi in mezzo a gente simpaticissima. Sicuramente un passo in avanti nel percorso di crescita dei singoli e della squadra anche a prescindere dagli aspetti più strettamente legati al gioco.